Quanto reale è la nostra realtà?

pensare dubbioso

Anziché focalizzarci sulla nostra vera natura domandandoci "CHI SONO IO?" ci prospettiamo verso l'esterno, ci spostiamo nell'azione, nel pensiero aderendo a:

 

- principi per noi irrinunciabili: "è una questione di principio"
- convinzioni certe: "io sono fatto così"
- ciò che dice l'esterno e ripetendolo anche senza esperienza diretta in proposito basta che il personaggio menzionato sia per noi autorevole: " l'ha detto la televisione", " l'ha tizio"

Poniamo una distanza inverosimile tra noi e il nostro Essere creando distanze insormontabili come montagne altissime e appuntite tra noi e i nostri simili, tra noi e la natura.

Seguiamo credi, credenze e pensieri perdendo ciò che è pià prezioso: noi stessi. Crediamo reale tutto ciò che vediamo, sentiamo, tocchiamo, ma diamo sempre meno per scontato il rapporto che ognuno di noi ha con se stesso perdendo il contatto umano. Non sapiamo più come si fa a rispettare l'altro, Non comunichiamo con il cuore, ma con la mente che valuta cosa dire e fare a seconda della circostanza. Non amiamo, ma diciamo "Ti amo" alla persona che vive con noi.

Quanto reale è la nostra realtà?

E quanta importanza le diamo?

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